martedì 10 luglio 2007

Le bustarelle paga di Telecom ai giornalisti

COMUNICATO STAMPA: COMMISTIONE TRA GIORNALISMO ED AFFARI: GIORNALISTI A LIBRO PAGA TELECOM, COME SEMBRA SIA ED ABBIA AMMESSO ANCHE MAURIZIO COSTANZO,PAGATI CON I SOLDI DELLE BOLLETTE GONFIATE,PER ADDOMESTICARE L’INFORMAZIONE E MEGLIO TRUFFARE I CONSUMATORI,DEVONO ESSERE RADIATI DALL’ORDINE E PROCESSATI.SU TALE VERGOGNA,ADUSBEF HA INOLTRATO ESPOSTI-DENUNCE ALLE PROCURE.
L'inchiesta getta una luce sinistra sui rapporti tra giornalismo ed affari,dove primari giornalisti vengono ingaggiati e messi a libro paga di primarie aziende come Telecom Italia, per contribuire ad addomesticare l’informazione anche con la finalità di truffare milioni di consumatori, con bollette gonfiate e servizi non richiesti , mentre i giornalisti, attendono ancora il rinnovo di un contratto collettivo di lavoro negato, per la protervia degli editori,spesso banche, costruttori, e concessionarie varie,che vogliono declassare la categoria a portatori esclusivi della loro volontà a mezzo di “veline”, per controllare ed addomesticare l’informazione.“Oltre sette milioni di euro pagati da Telecom a Maurizio Costanzo per consulenze: è questa una delle prime notizie che emerge dalla verifica fiscale che la Guardia di finanza da oltre sette mesi sta conducendo sulle spese sostenute dal gruppo telefonico, negli uffici della sede di piazza Affari. I militari si sono incuriositi sia per la somma versata al giornalista sia perché, almeno per il momento, non sarebbero state individuate le prestazioni (report scritti, relazioni aziendali) che potrebbero giustificare simili esborsi. Così, seppur Maurizio Costanzo né è indagato né oggetto in prima persona di verifica fiscale, sono iniziate a circolare negli ambienti giornalistici le prime indiscrezioni sulla vicenda. Da parte sua Costanzo, interpellato dal Giornale, non mostra stupore e si dice sereno: "È tutto alla luce del sole - spiega - con fatture e relativi pagamenti di tasse. Del resto attività consulenziali esistono in tutti i Paesi. Cerchiamo quindi di non stupirci come i pastori al passaggio della cometa nel giorno di Natale. Da vent'anni sono consulente e ho sempre fatto questo mestiere tanto che le numerose verifiche della Guardia di finanza sui miei conti e sulle mie società si sono concluse sempre con un nulla di fatto e ne vado orgoglioso". E come mai non si sarebbero trovati riscontri scritti a queste consulenze? "Lei pensa che gli spot e le stesse campagne stampa - risponde - non prevedano la presenza di un consulente? Tutto ciò accade ogni settimana e ho partecipato a decine di riunioni con i vertici dell'azienda per pianificare le strategie aziendali, gli spot, come gli ultimi con Christian De Sica". Le fatture al vaglio della verifica risultano emesse sia dal presentatore in prima persona sia dalla Mcc, la Maurizio Costanzo Comunicazione, società che vede tra i soci al 50% lo stesso Costanzo, al 46% la 21, investimenti SpA del gruppo di Alessandro Benetton e un 4% intestato alla Siref fiduciaria.Il nome di Maurizio Costanzo è quindi l'unico finora emerso tra i consulenti top del gruppo Telecom nell'era Tronchetti Provera. Infatti, oltre a lui, numerosi avvocati e professionisti si sono fatti pagare parcelle e fatture per diversi milioni di euro. Ma la verifica delle Fiamme gialle non ha ancora passato al vaglio tutte le centrali di costo e i conti correnti che venivano utilizzati per i diversi pagamenti delle consulenze prestate al gruppo. Bisognerà quindi attendere ancora qualche settimana prima di avere un quadro più completo della gestione dei fondi aziendali. La verifica era iniziata ormai sette mesi fa spulciando le spese del settore sicurezza all'epoca gestite dalla struttura di Giuliano Tavaroli”.Adusbef,che si batte per la trasparenza dell’informazione in un periodo di grandi censure e di un tipo di giornalismo embedded, ingaggiato da grandi gruppi di potere che temono l’obiettività dell’informazione,per fortuna da parte di una netta minoranza, ha presentato sulla vicenda un esposto denuncia, sia alle Procure della Repubblica di Milano e Roma,che all’Ordine Nazionale dei Giornalisti,per la radiazione di giornalisti che carpiscono la buona fede di lettori ed ascoltatori, con l’unica finalità di ingannarli e di truffarli.Elio Lannutti (Presidente Adusbef)

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